Una torma di sidecaristi caciaroni e allegrotti si raduna in un’amena località dell’Appennino col preciso scopo di scarrozzare persone con varie difficoltà personali sui loro mezzi strambi, rumorosi, pittoreschi.
Come nasce questa cosa?
Andare in moto è un piacere raro, una combinazione di sensazioni che difficilmente si possono replicare in altro modo.
Purtuttavia non a tutti è dato approfittarne: controllare una motocicletta richiede un minimo di forma fisica e di presenza di spirito.
Ci vuole quantomeno la patente… ;-)
Il sidecar, per la sua particolare struttura, permette anche a chi ha determinate problematiche personali di condividere questo piacere.
Ed essendo i sidecaristi un branco di arruffoni sentimentali, che soffrono a vedere tante belle persone escluse dalla possibilità di girare in moto, ben volentieri si prestano a condividere i loro mezzi con chi non ha modo di fare un giro per conto proprio.
Al Jumbo Run del Lago di Lecco
Uno degli antesignani di questa simpatica usanza è Brunello Vassena – attuale presidente dell’Ural Sidecar Club – che ha avuto esperienza di questo tipo di iniziative in Francia, dove vengono chiamate “Jumbo Run”. Il Brunello ha importato il modello in patria e da diversi anni organizza il “Jumbo Run del Lago di Lecco”, giunto nel 2023 alla sua 22° edizione.
Carlo ed Emidio: l'organizzazione!
In tempi più recenti, un’analoga iniziativa nasce a Carpi grazie all’impegno di Carlo Zampollo ed Emidio Bertelli – loschi figuri ben noti alle trattorie di tutto l’Appennino tosco-emiliano, per non parlare della bassa padana - con la collaborazione di Omar Milani - storico presidente dell’Ural Club e guru sidecaristico di prima grandezza.
Due locandine delle passate edizioni
Debutta così nel 2011 il “1° Raduno Sidecar Città di Carpi – 3 Ruote 2 Giorni 1 Sorriso” che si ripresenterà implacabile all’appuntamento di maggio per 9 edizioni.
Nel 2020 i nostri si prendono una pausa di riflessione che, complice l’epidemia di Covid, durerà tre anni.
Maurizio, Carlo e Mario: il Comitato!
Ma i sidecar in garage cominciavano a dare segni di impazienza.
Nel 2023 il granitico Zampollo, con l’aiuto dell’amico e motociclista Maurizio Bergamini e del fosco Mario Da Rin Zanco a disegnare i volantini, riprende in mano la situazione e organizza la nuova edizione del benemerito raduno.
Si abbandona la pianura per la collina: con la collaborazione dell’associazione “Amici di Montalto” e della “Fondazione Don Mario Campidori – Simpatia e Amicizia” ci si trasferisce sull’Appennino tra Modena e Bologna.
L’iniziativa, sia pur funestata da un tempo non proprio clemente, piace molto e si decide di concedere il bis: anche quest’anno le curve e i tornanti del nostro Appennino risuoneranno dell’allegro borbottio di una carovana di sidecar.
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